Sostenere la transizione energetica scegliendo il gas naturale

La spinta all’utilizzo del gas naturale nasce da una maggiore attenzione alla necessità di una transizione energetica fatta in modo efficace.

Il gas naturale è una soluzione ottimale per lavorare sul processo di decarbonizzazione: il supporto di energie verdi e rinnovabili deve però andare di pari passo con la costruzione di infrastrutture adeguate e la giusta sensibilizzazione per un utilizzo sempre più diffuso di questo tipo di energia.

Quello che a livello internazionale ci si ripropone, almeno entro il 2050, è di riconvertire in modo radicale e totale il sistema energetico, in modo che sia più sostenibile e accessibile sul mercato, questo perché al momento è una scelta in alcuni casi piuttosto onerosa e preclusa a molti; da qui la necessità di puntare sulla diffusione del gas naturale per avere sempre a disposizione un’energia verde rinnovabile che supporti il processo di transizione energetica.

Cos’è la transizione energetica e perché occuparcene adesso

Quando parliamo di transizione energetica ci riferiamo a un passaggio – più o meno graduale – del modo di utilizzare e produrre l’energia, con l’auspicio che si arrivi a un’effettiva decarbonizzazione delle strutture pur garantendo una indipendenza energetica a tutto il Paese.

Chiaramente lo scopo principale della transizione energetica è quello di salvaguardare il nostro pianeta dalla crisi climatica in atto, o per lo meno di contenerla. Abbinandosi ad altre ottime pratiche di sostenibilità ambientale si dovrebbe arrivare a quella che definiamo neutralità climatica.

 Il gas naturale è una scelta green per la protezione dell’ambiente

Perché scegliere il gas naturale è una scelta sana per l’ambiente

Quindi, come abbiamo visto, il gas naturale è una scelta sana e versatile che presenta tutte le migliori caratteristiche per poter essere impiegato per scopi diversi, abbinato a fonti di energia rinnovabili e utilizzato insieme a comportamenti che derivano dalla sostenibilità ambientale.

Non dimentichiamo poi che l’utilizzo diretto del gas naturale impatta meno sulla bolletta e risulta un’’ottima scelta anche in termini di risparmio economico.

Riassumendo possiamo dire che il gas naturale presenta tre caratteristiche fondamentali:

• versatilità;
• affidabilità;
• economicità.

Probabilmente stiamo parlando della soluzione più semplice e meno costosa da impiegare nella lotta alle emissioni contro i gas serra, all’utilizzo del carbone e da impiegare come fonte di riscaldamento in inverno.

Costruendo strutture capillari e una rete di diffusione efficiente sarà possibile portare il gas naturale all’interno praticamente di ogni abitazione, sempre con l’obiettivo finale della neutralità climatica.

Cos’è la neutralità climatica e che obiettivi si pone?

Per “neutralità climatica” intendiamo un concetto che sta diventando sempre più popolare ai nostri giorni, legato ovviamente alla sostenibilità ambientale perché strumento definito dai protocolli internazionali per la lotta alla crisi climatica.

Alla base di questo concetto c’è la necessità di ridurre quanto più possibile le emissioni di anidride carbonica e gas serra dannosissima per il clima: per essere definito “neutro”, invece, climaticamente non devono essere emesse emissioni di anidride carbonica, o altri gas nocivi.

Con una neutralità climatica affrontiamo tutti i processi che riguardano la tutela del clima in modo nuovo e a livello internazionale perché la crisi climatica non è un fenomeno limitato ad aree specifiche anche se colpisce più duramente certe zone del nostro pianeta: è necessario che l’inquinamento atmosferico diminuisca in maniera omogenea e complessivamente su tutto il globo.

Con il protocollo di Kyoto, che prevede il Clean Development Machanism (CMD), viene stabilito come non sia tanto il luogo in cui le limitazioni vengono messe in atto quanto l’importanza che questi interventi vengano portati correttamente a termine.

Attraverso il Green Deal, l’Europa si è impegnata a strutturare una serie di iniziative proprio in virtù della neutralità climatica entro il 2050, fissando le riduzioni dei gas serra a circa il 55%.

Lavorare in quest’ottica non può che portare miglioramenti: dalla riduzione dei consumi di energia all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e altre strutture, dall’aumento dell’impiego dell’energia green alla tutela della biodiversità, fino ad arrivare a una trasformazione vera e propria dell’industria in modo che pur funzionando come un meccanismo ben oliato impatti di meno sull’ambiente.

È ovvio che queste ottime pratiche di cura e consapevolezza verso il nostro pianeta anno anche un rovescio della medaglia: una riduzione dei costi notevole in bolletta, approfondisci in questo articolo.