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Consumo medio gas in famiglia: quali fattori lo influenzano e come ridurre gli sprechi

È la fonte energetica di cui parlano tutti e che ci tiene con il fiato sospeso ogni volta che arriva la bolletta. Tuttavia, pochi sanno qual è il consumo medio di gas in famiglia, come calcolarlo e quali sono i fattori che contribuiscono a far salire i costi. Eppure, sono informazioni essenziali per implementare quelle azioni virtuose che possano ridurre gli sprechi nella tua abitazione.

La gestione attenta delle utenze domestiche è un’abitudine di cui non puoi fare a meno. Ti permette di avere tutto sotto controllo e capire quanto stiano impattando i consumi energetici sul bilancio familiare. Anche se gli importi che stai pagando potrebbero essere in qualche modo ragionevoli, vorresti poter spendere un po’ meno, giusto? Ma se non sai cosa influisce sui costi da dove cominci?

 

Come calcolare il consumo medio di gas

 

Dunque, quanto spende in media la tua famiglia per la bolletta del gas? Secondo le stime dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) una famiglia composta da 4 persone consuma una media di 1150 m3 di gas. Sono inclusi i consumi necessari al riscaldamento, all’acqua calda e quelli per cucinare.

La spesa in bolletta per queste quantità di gas si aggira attorno agli 800 euro in un anno, con un contratto stipulato nel mercato di maggiore tutela. Ma sono dati puramente indicativi e non tengono neppure conto delle ricadute sulla catena di approvvigionamento del gas correlate ai recenti avvenimenti internazionali.

Tuttavia, ciò non toglie siano numerosi i fattori che influiscono sulle spese effettive dei nuclei familiari nell’uso del metano:


  • geografici e climatici;
  • contrattuali;
  • livello di efficientamento energetico dell’abitazione;
  • abitudini di consumo.

 

Vediamoli assieme nel dettaglio, per comprendere meglio come impattano sul consumo medio di gas nel nostro paese.

 

Quali fattori determinano i costi del gas

 

Facciamo un piccolo riassunto delle cose che devi sapere per fare una stima più precisa dei tuoi consumi di gas. Questi aspetti sono fondamentali e dovrebbero essere considerati.

 

Posizione geografica e differenze climatiche

 

Il metano è un gas il cui volume varia in base alla pressione e alla temperatura a cui è sottoposto. Questo significa che non sarebbe corretto effettuare un conteggio di consumo in base ai metri cubi effettivi. Infatti, il contatore misura uno standard metri cubi, ottenuto con un coefficiente di correzione dei volumi.

L’Italia, da nord a sud, è costituita da una grande varietà di climi e altitudini, per questo motivo esistono 6 ambiti tariffari per un conteggio più equo dell’erogazione del gas. Significa che i costi cambiano per una famiglia che vive a Milano, una che vive a Roma e un’altra residente a Palermo.

 

Verifica ogni dettaglio del contratto con il tuo fornitore

 

Verifica attentamente che l’offerta del fornitore rispecchi al meglio le tue esigenze. Al momento, in Italia, è possibile stipulare un contratto sia nel mercato di Maggior Tutela che nel Mercato Libero. A prescindere dal fatto che il primo sia destinato alla chiusura, seppur rimandata diverse volte, i vantaggi offerti dal libero mercato rappresentano un’opportunità per tutti.

Se sai come leggere la bolletta del gas puoi anche coglierne gli aspetti più rilevanti, come il prezzo della materia prima gas naturale, e scegliere un fornitore migliore: quello che è capace di proporti un’offerta idonea a soddisfare le tue abitudini di consumo.

 

Livello di efficientamento energetico dell’abitazione

 

Quanto costa riscaldare un appartamento di 100 m2? Dipende anche dalla dispersione energetica dell’edificio. Ma conosci la classe energetica di casa tua? È una scala di valori che parte da A4 (la migliore) fino a G (la peggiore) e misura l’efficienza energetica dell’immobile. Per determinarla vengono presi in considerazione alcuni fattori, tra questi:

  • la trasmittanza globale – un coefficiente che misura quanto calore viene disperso attraverso superfici verticali (muri e serramenti) e coperture (tetti e terrazze);
  • i ponti termici – sono delle zone della casa non adeguatamente isolate che causano un eccessivo scambio termico con l’ambiente esterno.

 

Sono due dei molti aspetti che, se verificati, possono dirti quali interventi puoi implementare per limitare gli sprechi e contenere i consumi.

 

Considera le tue abitudini di consumo

 

L’ARERA ha effettuato una stima di consumi annuali di gas prendendo come modello una famiglia di 4 persone. Vien da sé che una famiglia di tre, una coppia o chi vive da solo consumerà meno, mentre se la tua famiglia è più numerosa i consumi cresceranno. Ma sono sempre stime, ipotesi logiche che non considerano la routine quotidiana dei componenti familiari.

Le abitudini dei componenti familiari incidono notevolmente sulla media dei consumi: se la tua famiglia è numerosa, ma passate le giornate fuori casa e vi riunite solo la sera, il consumo medio di gas sarà inferiore rispetto a coloro che passano tanto tempo tra le mura domestiche. E lo stesso vale anche per i costi legati alla corrente elettrica.

 

Come ridurre il consumo medio gas in famiglia

 

Il gas nelle abitazioni viene consumato soprattutto per 3 attività:

  • riscaldamento;
  • acqua sanitaria;
  • cucinare.

 

Il riscaldamento domestico è il consumo di metano che incide di più nei costi della bolletta. Il gas impiegato dalla caldaia per scaldare l’acqua sanitaria invece incide circa per il 15% dei consumi. Se non hai una cucina a induzione, che funziona a elettricità, il fornello a gas corrisponde a circa il 5% del totale del metano usato.

Allora, come puoi agire per contenere ulteriormente le spese? Una volta che hai individuato la classe energetica del tuo appartamento, saprai se ci sono dei miglioramenti che puoi fare. Queste sono alcune delle azioni più efficaci:

  • investire in un cappotto termico, capace di isolare pareti e coperture;
  • installare serramenti con migliori prestazioni energetiche, per esempio con taglio termico e vetrocamera doppia;
  • sostituire una caldaia obsoleta a favore di una caldaia a condensazione.

 

Ma anche le tue abitudini incidono sui consumi. Quindi, persegui le buone pratiche che ti permettono di dare un taglio agli sprechi, come:

  • leggere sempre attentamente la bolletta e fare l’autolettura;
  • assicurarti di chiudere gli infissi mentre sono accesi i riscaldamenti;
  • non impostare il termostato su temperature troppo alte (la temperatura ideale durante il giorno si aggira attorno ai 18°C);
  • fare una manutenzione periodica della caldaia;
  • non lasciar scorrere più acqua calda dai rubinetti di quella che effettivamente ti serve (sai quanto ti costa una doccia?);
  • usare i coperchi quando fai bollire l’acqua o cuoci i cibi sui fornelli.

 

Se vuoi approfondire, in questo articolo abbiamo selezionato alcune utili informazioni per contenere i costi del gas: 7 consigli pratici per ridurre le spese in bolletta.

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Consumo medio gas in famiglia: come ridurre gli sprechi

 

Consumo medio gas in famiglia: l’importanza di stipulare il contratto giusto

 

Il modo più efficace per tenere sotto controllo le spese energetiche è comprendere le proprie abitudini di consumo e scegliere il fornitore più adatto a soddisfarle. Dopo l’attenta analisi degli aspetti elencati sin qui, hai la certezza che il tuo contratto gas attuale sia adeguato alle tue aspettative?

Semplificando, se misuri i tuoi consumi annui, calcolando una media indicativa con l’ausilio delle bollette dell’anno precedente, e verifichi il prezzo della materia prima gas naturale, sei già in grado di valutare le diverse offerte.

Cambiare fornitore è semplice e gratuito. Ma se hai ancora dei dubbi, non ti preoccupare, contattaci senza impegno. Il nostro servizio clienti è a tua disposizione per accompagnarti nella scelta migliore per le tue esigenze di consumo. Oppure, scopri subito la convenienza delle offerte luce e gas che abbiamo pensato per te.

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