Energia geotermica: vantaggi e sfide di questa fonte energetica pulita e rinnovabile

L’energia geotermica, una fonte rinnovabile e pulita, sfrutta il calore interno della Terra per generare energia elettrica e termica. Questa risorsa, inesauribile e costante, non dipende dalle condizioni meteorologiche né dall’orario, garantendo una produzione energetica affidabile.

Con un impatto ambientale minimo, le centrali geotermiche non rilasciano anidride carbonica e riciclano il vapore, evitando la produzione di rifiuti.

In Italia, l’energia geotermica rappresenta una risorsa con un grande potenziale, soprattutto in Toscana, dove si trovano aree di alta geotermia come Larderello, Travale, Radicondoli e il Monte Amiata.

Seconda solo alla Turchia nella produzione di energia elettrica geotermica in Europa, l’Italia utilizza questa fonte estremamente versatile anche per riscaldamento domestico, usi termali, acquacoltura, agricoltura e applicazioni industriali.

Scopri di più sui vantaggi e sull’impatto ambientale dell’energia geotermica.

Cos’è l’energia geotermica e come funziona la produzione?

L’energia geotermica sfrutta il calore naturale proveniente dagli strati profondi della crosta terrestre, generato dal decadimento di elementi radioattivi quali uranio, torio e potassio presenti nelle rocce. Con l’aumentare della profondità, cresce anche la temperatura, seguendo un gradiente geotermico che varia in base al tipo di rocce e alle strutture geologiche.

Per accedere a questo calore, si ricorre a tecnologie che prevedono la perforazione di pozzi geotermici fino ai serbatoi di fluidi geotermici. Questi fluidi, acqua o vapore, riscaldati dalle rocce, sono poi convogliati in superficie attraverso tubature in acciaio, chiamate vapordotti, fino a una turbina dove il vapore si espande generando energia meccanica, successivamente trasformata in energia elettrica da un alternatore.

Un elemento fondamentale è il sistema di ricarica del serbatoio: le acque meteoriche infiltrandosi nel sottosuolo ricaricano il serbatoio geotermico, assicurando la sostenibilità dell’impianto a lungo termine.

Inoltre, il fluido geotermico, una volta utilizzato, viene solitamente reiniettato nel serbatoio, minimizzando l’impatto ambientale.

Tipi di impianti geotermici

Gli impianti geotermici si classificano in diverse categorie, a seconda delle caratteristiche del serbatoio geotermico e delle loro specifiche applicazioni:

• sorgenti idrotermiche: situate a profondità relativamente basse (circa 1000-2000 metri), utilizzano acqua o vapore riscaldati da rocce ignee ad alte temperature. Sono le sorgenti più comuni e vengono spesso impiegate per la produzione di energia elettrica;
• sorgenti geopressurizzate: localizzate a profondità maggiori (circa 3000-10000 metri), caratterizzate da acqua ad alta pressione e temperatura fino a 160 °C, offrono un grande potenziale energetico, pur essendo meno comuni;
• sorgenti petrotermiche: basate su rocce calde e secche, senza la presenza di fluidi geotermici naturali. Si inietta acqua ad alta pressione per creare fratture artificiali nella roccia, permettendo la circolazione del fluido termovettore. Questa tecnologia, nota come Enhanced Geothermal Systems (EGS), è in fase di sviluppo ma promette di ampliare le aree geografiche sfruttabili per l’energia geotermica.

Ogni tipologia di impianto presenta vantaggi e sfide specifiche, ma tutti condividono il potenziale di offrire energia rinnovabile e sostenibile.
Scopri di più sui vantaggi che offrono le energie rinnovabili.

L’energia geotermica, una fonte pulita e rinnovabile, contribuisce a un futuro sostenibile con notevoli benefici ambientali ed economici.

Vantaggi dell’energia geotermica

Sostenibilità e rinnovabilità

L’energia geotermica rappresenta una fonte rinnovabile e sostenibile, che si avvale del calore intrinseco della Terra utilizzandolo senza esaurire le risorse del pianeta. Questo calore proviene dal decadimento radioattivo di elementi nel nucleo terrestre e dalla dissipazione del calore residuale dalla sua formazione, rendendola una risorsa praticamente inesauribile a livello umano.

La produzione di energia geotermica non emette gas serra, contribuendo notevolmente alla diminuzione dell’impatto ambientale e alla lotta contro il cambiamento climatico.

Inoltre il vapore geotermico, una volta impiegato, può essere condensato e reintrodotto nel serbatoio geotermico, minimizzando gli scarti e favorendo un ciclo di utilizzo virtuoso e sostenibile.

Economicità ed efficienza

L’energia geotermica si distingue per i suoi vantaggi a livello di economicità ed efficienza. Gli impianti geotermici, una volta installati, presentano costi di manutenzione ridotti, dato che non necessitano di combustibili fossili e sono esenti da processi di combustione che potrebbero richiedere manutenzione frequente. Questo si traduce in un notevole risparmio sui costi energetici nel lungo periodo.

Gli impianti geotermici offrono inoltre la possibilità di un doppio utilizzo dell’energia termica prodotta, per la generazione di elettricità e per il riscaldamento, massimizzando l’efficienza energetica. Tale doppio impiego rende l’energia geotermica una soluzione flessibile ed efficiente per una vasta gamma di applicazioni, da quelle domestiche a quelle industriali.

Stabilità e affidabilità

L’energia geotermica garantisce una produzione costante e continua, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche o dal ciclo giorno-notte. Questa stabilità la rende una fonte energetica affidabile, immune alle fluttuazioni dei prezzi dei combustibili fossili e alle interruzioni causate da condizioni atmosferiche avverse. Gli impianti geotermici vantano inoltre una lunga vita utile, che può raggiungere gli 80 anni, specialmente per le costruzioni più recenti.

Questo contribuisce a ridurre i tempi di ammortamento e fornisce una fonte energetica stabile e affidabile per un lungo arco temporale. Gli impianti geotermici sono inoltre molto silenziosi e non emettono gas pericolosi, rendendoli ideali per l’installazione in aree naturali e residenziali senza disturbare la tranquillità dell’ambiente.

L’impatto ambientale dell’energia geotermica

Come già anticipato, l’energia geotermica offre numerosi benefici per l’ambiente, posizionandosi come una delle fonti di energia rinnovabile più ecologiche.

Un vantaggio significativo è che la sua produzione non genera emissioni di anidride carbonica (CO2) o altri gas serra, contribuendo in modo importante alla lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre, gli impianti geotermici eliminano la produzione di rifiuti grazie al riutilizzo del vapore prodotto.

Questo processo a ciclo chiuso riduce al minimo l’impatto ambientale e abbassa la necessità di gestione dei rifiuti. La geotermia supporta anche l’economia circolare, poiché il calore estratto dal sottosuolo può essere impiegato in vari modi, inclusi il riscaldamento degli edifici, applicazioni termali, l’acquacoltura, l’agricoltura e processi industriali, generando benefici tangibili per l’ambiente e l’economia locale.

Le sfide dell’energia geotermica e come sono state affrontate

Nonostante i suoi vantaggi, l’energia geotermica affronta anche alcune sfide ambientali. Una delle principali preoccupazioni è legata alle emissioni di inquinanti come zolfo, mercurio e arsenico presenti nei fluidi geotermici, seppur in quantità limitate.

Per ridurre questi impatti, sono stati sviluppati sistemi di abbattimento che diminuiscono notevolmente la presenza di questi inquinanti nell’aria.

Inoltre, l’impatto visivo delle centrali geotermiche sul paesaggio può essere significativo. Le valutazioni di impatto ambientale (VIA) e i rigorosi controlli ambientali aiutano a minimizzare questi effetti, assicurando che gli impianti siano progettati e operati in maniera sostenibile.

Un altro problema può essere rappresentato dagli odori sulfurei prodotti, che possono risultare fastidiosi per le comunità vicine. Per affrontare questa sfida, sono state introdotte misure efficaci di controllo e mitigazione degli odori, migliorando così la qualità della vita intorno agli impianti geotermici.

L’energia geotermica ha un notevole potenziale: promette di contribuire fino al 10% della produzione elettrica in Italia entro il 2050 e di abbattere del 40% i consumi finali di gas naturale.

Questa tecnologia si rivela fondamentale per la decarbonizzazione e la transizione verso un sistema energetico più pulito.

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