Tecnologia
Realtà aumentata: cos’è e come funziona
La tecnologia negli ultimi anni ha fatto passi da gigante. Con tecnologie evolute, come la realtà aumentata, siamo in grado di integrare il nostro ambiente con elementi virtuali generati dall’intelligenza artificiale. Questa innovazione è destinata a cambiare le nostre abitudini e le strategie di business delle aziende, poiché porta l’interazione con le persone e il mondo a un altro livello.
La tecnologia AR (Augmented Reality) è una sfida appassionante. Riuscire a far coesistere virtuale e reale, permettendoti di ottenere una risposta immediata dall’interazione con ciò che ti circonda, è davvero complicato. Eppure, è già possibile, con l’aiuto della computer vision e del machine learning.
A differenza della realtà virtuale, dove sei immerso in uno scenario interamente ricostruito, quella aumentata ti consente di vivere il mondo reale, ma di arricchirlo con contenuti personalizzati. È troppo eccitante, per non volerne sapere di più. Facciamolo insieme.
Realtà aumentata: cos’è?
Da dove cominciare se non dalla definizione di realtà aumentata? Si tratta di una tecnologia che integra l’ambiente fisico con informazioni digitali (di solito delle animazioni) osservabili attraverso appositi dispositivi (smartphone, occhiali o pc).
Ti sarà capitato di scorrere gli oggetti di un catalogo online e notare l’opzione che ti consente di vederli ambientati a casa tua. Sono soluzioni possibili proprio grazie all’ausilio di App basate sulla realtà aumentata. Il risultato è davvero strabiliante. Dimensioni e colori dell’oggetto si adattano al contesto con elevata precisione, per fornire un’esperienza coinvolgente e realistica.
Ma non si tratta solo di questo. In pratica, potrebbe riguardare qualsiasi cosa, dal farti spuntare sulla nuca delle realistiche orecchie da orsacchiotto alla sovrapposizione di indicazioni digitali sulla strada che stai percorrendo. La realtà aumentata può persino permetterti di divertirti con un gioco digitale proiettato nella realtà, come il famoso Pokémon GO.
Dunque, la tecnologia AR combina ambiente fisico, informazioni digitali e device, per comprende il mondo fisico in cui ti trovi e aggiungere contenuti digitali rilevanti nel posto giusto. C’è un intero ramo dell’informatica dedicato a questo scopo, si chiama computer vision, o visione artificiale. È un campo di studi interdisciplinare che elabora algoritmi e tecniche per consentire ai computer di riprodurre funzioni e processi dell’apparato visivo umano.
Per funzionare correttamente la realtà aumentata deve comprendere il mondo intorno a te, sia in termini di semantica che di geometria 3D. Quindi, non è solo una questione di riconoscere oggetti, persone, animali, ecc., quanto di estrarre dalla realtà le informazioni utili a ricostruire un contesto intorno a loro.
Smartphone, tablet visori e speciali occhiali, come i Google Glass, che attraverso comandi vocali, sono in grado di fornirti informazioni digitali, permettono di usufruire di una tecnologia straordinaria. Ma attenzione a non confondere la realtà aumentata con la realtà virtuale.
Realtà aumentata e realtà virtuale, sono la stessa cosa?
Come hai già intuito, realtà aumentata e realtà virtuale (VR) non sono sinonimi. Se ci soffermiamo sulle definizioni delle parole chiave, è abbastanza semplice arrivare al cuore della differenza:
- virtuale – qualcosa che non esiste fisicamente, è simulato, ricostruito al computer, ma appare come se fosse reale;
- aumentata – qualcosa che è stato incrementato, ovvero reso più grande aggiungendovi dell’altro.
Dunque, la differenza tra realtà virtuale e aumentata è molto facile da comprendere. La prima ti immerge in una rappresentazione digitale, mentre l’AR aggiunge livelli digitali al mondo reale che ti circonda. Ad esempio, potresti essere seduto a casa, ma trasportato a Parigi con un visore VR. Oppure, potresti vedere come un mobile si adatti al tuo soggiorno attraverso l’AR.
Sia la tecnologia AR che VR hanno entrambe lo scopo di offrire alle persone esperienze sempre più coinvolgenti. Senza rendertene conto, hai già sperimentato più volte la realtà aumentata. Pensa alla rappresentazione della linea del fuorigioco durante una partita di calcio, è proprio un esempio di come sia possibile sovrapporre contenuti digitali in contesti reali.
Nonostante, queste nuove tecnologie trovino ampio spazio nell’ambito dei videogiochi, sono destinate a conquistare anche l’infotainment (intrattenimento + informazioni). Le aziende avranno a disposizione nuove strategie di business per convincerci a sceglierle.
Le tipologie di realtà aumentata
Scaviamo un po’ più a fondo. Nonostante l’AR si possa definire una tecnologia ancora in evoluzione, possiamo già suddividerla in 5 tipologie. Abbiamo realtà aumentata basata su:
- riconoscimento – è il caso del QR code che, scansionabile tramite smartphone, ti permette di accedere a nuovi contenuti;
- posizionamento – con l’ausilio della geolocalizzazione, puoi conoscere maggiori informazioni sulle strade che percorri, sugli edifici, i monumenti e i luoghi che ti circondano;
- proiezione – attraverso un’applicazione, i dati digitali vengono integrati in una parte dell’ambiente circostante;
- tracciamento – gli ultimi modelli di auto usano questo sistema integrandolo con dei sensori di parcheggio e consentono di delineare lo spazio a disposizione per la tua macchina. In generale, è un approccio che trova applicazione nella gestione di aree molto ampie, per tracciare i confini dove potrebbero sorgere nuovi edifici;
- sovrapposizione – ti permette di visualizzare e sovrapporre due oggetti digitali.
Con tutte queste opzioni a disposizione, è impossibile non immaginare l’impatto della realtà aumentata nella vita di tutti entro pochi anni. Ma come funziona nel dettaglio?
Come funziona la realtà aumentata
Ora conosci il significato di AR, hai visto come differisce dalla realtà virtuale e quante opzioni possa offrire, ma come funziona?
In parte, l’abbiamo già accennato prima. L’AR si avvale della visione artificiale, una tecnologia che le permette di capire cosa c’è nell’ambiente intorno a te, attraverso la telecamera del tuo device. Questo le consente di mostrarti contenuti digitali pertinenti e di farlo in modo realistico, affinché appaiano come parte integrante di ciò che stai guardando. È un processo che si chiama rendering.
Quindi, in pratica, la visione artificiale elabora le immagini dalla fotocamera, le riconosce ed è in grado di inserire informazioni utili. Queste ultime si sovrappongono perfettamente, proprio grazie al rendering, che definisce i contorni e le posizioni degli oggetti presenti nella realtà utilizzando la geometria 3D.
Poiché la realtà aumentata è in diretta, tutto questo processo avviene ogni volta che un nuovo fotogramma arriva dalla fotocamera. Nonostante esista un leggero ritardo tra l’elaborazione dell’AR e quello che vedi, è talmente insignificante che il tuo cervello non se ne accorge.
L’AR è un campo molto attivo e dinamico destinato a nuovi ed entusiasmanti sviluppi. I progressi nel campo della computer vision migliorano continuamente la comprensione del mondo che ci circonda, perciò le esperienze AR diventeranno sempre più coinvolgenti ed emozionanti.
Realtà aumentata, un futuro sempre più presente
La realtà aumentata giocherà un ruolo molto importante nell’evoluzione dell’interazione uomo-computer. Oggi abbiamo piccoli schermi che teniamo in tasca e ci forniscono tutte le informazioni necessarie. Ma quanto sarebbe utile poter visualizzare queste informazioni in modo più intuitivo e naturale? Gli occhiali AR promettono tutto questo.
E se per molti doveva essere una tecnologia destinata soprattutto all’uso ludico dei videogames, appare ormai palese come possa diventare uno strumento di business. Attraverso la realtà aumentata le aziende potranno informare le persone e coinvolgerle in nuove e più appaganti esperienze.
Cambieranno molte cose nei prossimi anni e l’AR sarà parte della nostra quotidianità, proprio come oggi non possiamo fare a meno di portare con noi il nostro smartphone. Se le nuove tecnologie ti entusiasmano e ti piace restare aggiornato, in questo articolo puoi trovare alcuni approfondimenti che potrebbero interessarti: 5 nuove tecnologie che cambieranno le nostre abitudini.