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Orto in affitto: quando coltivare la terra diventa un hobby
La scelta di avere un orto in affitto sta diventando sempre più consueta, per chi ha l’hobby di coltivare la terra e vuole frutta e verdura di stagione a km zero.
Soprattutto per chi vive in città, e non ha la possibilità di avere un giardino o uno spazio verde privato, un orto da coltivare permette di riscoprire il contatto con la terra e i suoi prodotti, socializzare e magari avere un piccolo supporto alla spesa familiare.
Inoltre, è possibile adottare i metodi propri dell’agricoltura biologica o biodinamica e curare la terra senza pesticidi, assicurandosi cibi freschi e di provenienza certa, in linea con un’alimentazione sana e sempre di stagione.
I benefici e i vantaggi sono molti: vediamo quali sono.
Cos’è un orto in affitto
L’orto in affitto è un’area suddivisa in piccoli appezzamenti di terreno agricolo, spesso recintati, messi a disposizione da proprietari privati in cambio di un prezzo variabile.
Le persone che prendono orti privati in affitto, e scelgono di avvicinarsi alla tradizione contadina, sono, perlopiù coltivatori non professionisti, che nella vita si occupano di tutt’altro, ma sono accomunati dalla stessa passione per la terra e i benefici che comporta lavorare con essa.
Se sei poco conoscitore delle tecniche agronomiche, o non hai tempo tutti i giorni per curare le piante, ci sono alcuni progetti di affitto che includono delle opzioni aggiuntive come:
- consulenza di un esperto su come fare un orto, i tempi e le modalità di lavorazione della terra;
- servizio completo di semina, coltivazione e trattamento delle piante (per alcuni anche di consegna a domicilio).
In Italia vi sono anche altri progetti che offrono spazi per la coltivazione indirizzati a diverse categorie di utenti e promotori degli effetti positivi dell’agricoltura:
1. orti urbani o comunali: si tratta di spazi verdi di proprietà comunale, di varie dimensioni, la cui gestione viene affidata per un periodo di tempo definito ai cittadini che ne fanno richiesta, promuovendo attività e socialità soprattutto per i pensionati, nonché il recupero di aree altrimenti lasciate incolte;
2. orti aziendali: dall’idea della green economy e dei corporate gardens negli Stati Uniti, gli spazi verdi delle organizzazioni vengono allestiti per coltivare frutta e verdura curati, in parte, dai dipendenti; ciò aiuta ad allentare le tensioni e legare maggiormente tra i colleghi, potendo consumare i prodotti direttamente nelle mense aziendali o a casa propria;
3. orti didattici: attività di coltivazione di piccoli pezzi di terra che sempre più istituti scolastici stanno introducendo per insegnare ai bambini e ai giovani a osservare la natura con i suoi ritmi, il ciclo delle stagioni, a comprendere il nostro ecosistema e a raccogliere i frutti del lavoro svolto.
Orto in affitto: come fare
La ricerca di un orto da coltivare può essere fatta con facilità sul web o tramite persone che già hanno iniziato a cimentarsi in questo hobby: le offerte legate a strutture e progetti di questo tipo sono, ormai, molto numerose.
Tuttavia, è consigliabile visionare di persona il luogo per valutare alcuni fattori che, alla lunga, potrebbero influire sulla resa del terreno e sulla soddisfazione del tuo operato.
Prima di tutto, chiarisci con te stesso le motivazioni e i risultati che speri di ottenere dal tuo orto casalingo, in modo da sapere cosa cercare quando andrai di persona a fare il sopralluogo.
In concreto, osserva questi fattori:
1. dimensioni del terreno in affitto: chiedi aiuto all’esperto per capire le quantità di produzione e fai un calcolo a seconda dei tuoi bisogni;
2. disponibilità di acqua e modalità di irrigazione: è un’operazione da fare quotidianamente in estate, quando la produzione di frutta e verdura è più ricca, perciò assicurati che ci sia un approvvigionamento sufficiente e comodo all’uso;
3. dislocazione e posizionamento del campo: meglio che il terreno sia facilmente raggiungibile dal tuo domicilio, in modo da facilitarti i viaggi giornalieri;
4. presenza di un’area dedicata agli attrezzi e alla compostiera (contenitore per i rifiuti del verde che serve a produrre un fertilizzante naturale);
5. area di parcheggio e camminatoi ben organizzati per non creare caos negli orti condivisi.
Tieni sempre a mente che, se vuoi coltivare personalmente, sono necessari impegno e costanza, poiché un orto va seguito regolarmente, almeno in estate, con attenzione e meticolosità.
Quando termina il periodo estivo, puoi godere anche dei prodotti invernali della terra adottando delle piccole serre.
Orto in affitto: vantaggi e benefici
I principali vantaggi di un orto in affitto sono direttamente collegati alla sua produzione:
- cibi sani e freschi
- conoscenza della provenienza e delle modalità di coltivazione
- prodotti senza l’uso di sostanze chimiche o, quantomeno, ridotte
- eventuale scorta di frutta e verdura quando il raccolto è ricco
- scambio di prodotti con i coltivatori vicini
- possibilità di stare all’aria aperta
Lavorare la terra, anche solo per hobby, apporta anche molti benefici che influiscono sul proprio benessere e senso di soddisfazione.
Il mondo contadino, infatti, è caratterizzato da valori di solidarietà e di scambio di esperienze che fanno bene sia alla mente che all’anima.
Condividendo l’amore per la terra e riconoscendone la sua forza e, a volte, la sua asprezza, è molto facile fare amicizia con altri coltivatori ed accrescere reciprocamente le conoscenze sui meccanismi della natura e della vita.
Insomma, un orto in affitto implica tanto lavoro ma regala una nuova prospettiva di vita: nuovi spazi di socialità, un senso di condivisione e cooperazione con altre persone e un modo di vivere più green, maggiormente consapevole e rispettoso della biodiversità.
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