Mondo impresa
Credito d’imposta per la formazione 4.0: come funziona
Il credito d’imposta per la formazione 4.0, attuato dalla Legge di Bilancio 2018, mira a incentivare la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ne ha disposto le modalità con decreto interministeriale del 4 maggio 2018 (pubblicato su GU n. 143 del 22 giugno 2018).
Si tratta di uno degli strumenti inclusi nel Piano Nazionale Impresa 4.0 e si rivolge a tutte le aziende che vogliono far acquisire ai propri lavoratori maggiori conoscenze e competenze nel settore informatico e delle nuove tecnologie.
Ecco tutte le informazioni utili per capire cos’è e come funziona.
Cos’è il credito d’imposta per la formazione 4.0
Il credito d’imposta 4.0 è un bonus pari al 40% delle spese relative al costo aziendale sostenuto per il solo periodo in cui il lavoratore è impegnato in attività formative agevolabili.
Le tipologie d’azienda beneficiarie dell’incentivo sono:
1. tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dal settore, dalla forma giuridica e dal regime contabile;
2. soggetti residenti all’estero con stabili organizzazioni sul territorio italiano;
3. enti non commerciali che esercitano attività commerciali rilevanti ai fini del credito d’imposta e hanno personale dipendente impiegato, anche non esclusivamente, in mansioni che rientrano nell’agevolazione.
Per ciascun beneficiario della piccola e media impresa è previsto un tetto massimo raggiungibile di 300 mila euro annui.
Il bonus formazione 4.0 è rivolto a soggetti di tutti i settori economici, ma gli ambiti formativi devono ricoprire: vendita, marketing, IT (information technology), tecniche e tecnologie di produzione.
Il personale coinvolto può appartenere a diverse tipologie di inquadramento lavorativo:
- dipendenti con contratto a tempo indeterminato, determinato o in apprendistato;
- collaboratori non legati all’impresa da contratti di lavoro subordinato.
Inoltre, sono ammesse spese pari al 30% della retribuzione complessiva annua per il dipendente che partecipa come tutor o docente.
Il credito d’imposta per la formazione si distingue dagli investimenti per l’acquisto di macchinari e tecnologie digitali, come previsto dal progetto Industria 4.0.
È possibile, infatti, richiedere il bonus formazione indipendentemente dalla presentazione o meno della domanda di Iper e Super Ammortamento o di agevolazioni per beni strumentali secondo la legge nuova Sabatini 2018.
Credito d’imposta per la formazione 4.0: come funziona
Il decreto formazione 4.0 riconosce le attività formative agevolate a condizione che il loro svolgimento sia espressamente disciplinato dai contratti collettivi aziendali o territoriali. In assenza di regolamentazioni aggiornate, le imprese che appartengono a settori o territori scoperti dovranno siglare contratti aziendali.
La formazione viene erogata da
- soggetti esterni all’impresa (accreditati presso la regione o la provincia autonoma in cui l’azienda ha sede legale o sede operativa);
- università pubbliche o private;
- strutture collegate all’università;
- soggetti accreditati presso fondi interprofessionali;
- soggetti con certificazione di qualità secondo la disciplina europea.
L’incentivo copre tutta la durata di formazione professionale dei lavoratori avvenuta nel corso dell’anno 2018, e il costo aziendale viene contabilizzato in ore o giornate di attività formative, oltre a eventuali indennità di trasferta fuori sede.
Ecco l’elenco delle attività di formazione oggetto del credito d’imposta agevolato (che potrebbero essere passibili di ulteriori integrazioni):
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine.
Si accede automaticamente ai benefici del credito d’imposta 4.0 al momento della dichiarazione di bilancio: a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, il bonus deve essere:
- indicato nella dichiarazione dei redditi;
- inserito nei costi a compensazione del modello F24;
- presentato all’Agenzia delle Entrate esclusivamente in via telematica.
Vantaggi e obblighi del credito d’imposta per la formazione 4.0
Per godere del credito d’imposta formazione 4.0 vi sono degli obblighi documentali e dichiarativi che le imprese non devono tralasciare, pena la perdita del beneficio.
I documenti da conservare sono:
1. relazione del lavoratore in qualità di docente, tutor o responsabile aziendale delle attività formative, altrimenti del formatore esterno, riguardo le modalità organizzative e i contenuti affrontati;
2. documentazione contabile e amministrativa che attesti la corretta applicazione del beneficio, risultante dalla certificazione rilasciata dal revisore legale dei conti (in mancanza di revisore, è possibile dare incarico a un professionista esterno, iscritto al Registro);
3. registri di presenza e svolgimento delle attività formative, per il personale discente e il docente o soggetto formatore esterno.
In materia fiscale, è prevista l’opportunità di cumulare questo tipo di credito d’imposta con altre agevolazioni aventi a oggetto le stesse spese ammissibili (nel rispetto dei limiti previsti dalla disciplina europea).
Tra i vantaggi della formazione 4.0 direttamente connessi alla produttività, vi sono:
- innovazione di processi, prodotti e servizi;
- sviluppo di soluzioni e miglioramenti a tutti i livelli di gestione aziendale;
- proficua comunicazione e competitività con i mercati esteri;
- crescita individuale e soddisfazione lavorativa del personale;
- ottimizzazione della gestione interna dell’impresa;
- connessioni tra diversi settori di ricerca.
L’integrazione digitale dei processi aziendali, supportata dal credito d’imposta formazione 4.0, è, dunque, funzionale a una gestione d’impresa più organizzata e competitiva, in linea con l’evoluzione tecnologica e le conseguenti sfide del mercato internazionale.
Vuoi scoprire altre agevolazioni fiscali per le imprese? Ecco tutte le informazioni sul Bonus ricerca e sviluppo 2018.