Essere imprenditore
Auto aziendale: cosa devi sapere
Auto aziendale: quanto conviene per l’impresa? Cosa devi sapere su tipologie di impiego, costi di manutenzione e regole per i dipendenti.
La retribuzione sul lavoro può avvenire sia tramite compenso economico sia tramite quelli che vengono definiti “fringe benefit”: beni o servizi soggetti a imposizione e il cui controvalore viene calcolato e inserito in busta paga.
Il più comune,nell’ambito lavorativo, riguarda proprio la macchina aziendale: se stai valutando questa soluzione per la tua attività, ecco alcuni aspetti di base che devi conoscere.
Auto aziendale: come funziona
Come funziona la concessione dell’auto aziendale al lavoratore? Può avvenire con modalità e impieghi diversi.
- Uso lavorativo. Il veicolo dato al dipendente da utilizzare in servizio, durante l’attività lavorativa, non comporta alcun benefit per il lavoratore: viene riconsegnato all’azienda al termine della giornata, quindi non vi è uso personale.
- Fringe benefit. Il veicolo non viene concesso per essere sfruttato strettamente a fini lavorativi, ma si tratta di un beneficio personale dato a chi, generalmente, ricopre cariche importanti all’interno dell’impresa.
In questo caso, nella busta paga del dipendente, andrà imputato l’intero reddito corrispondente al benefit che gli deriva dall’utilizzo del veicolo (determinato sulla base del “valore normale”, secondo quanto stabilisce l’art. 9 del TUIR) .
- Uso promiscuo. L’uso promiscuo della macchina aziendale è probabilmente quello più comune: il veicolo viene utilizzato soprattutto per svolgere l’attività lavorativa, ma anche a scopo personale. Di conseguenza, si calcola in modo forfettario la percentuale di uso personale (30%) su una percorrenza media annuale di 15.000 km: in base al costo chilometrico stabilito per ogni modello (ogni anno l’ACI pubblica le tabelle aggiornate) si avrà il valore da inserire nella busta paga.
Auto aziendale: costi di manutenzione
Quali sono i costi di manutenzione, gestione e utilizzo di un’auto aziendale?
Secondo una stima realizzata da facile.it, la spesa media necessaria, ogni anno, per il mantenimento di una macchina si aggira sui 3.200 euro. Ecco alcuni costi:
- circa 1.000 euro ogni 10.000 km per il carburante;
- tra 800 e 2.000 euro per manutenzione e usura;
- circa 560 euro (media nazionale a fine 2016) per l’assicurazione.
A queste spese ne vanno aggiunte altre, come quelle per il cambio gomme o per il bollo.
Insomma, i costi di utilizzo, gestione e manutenzione sono sui 3.000-4.000 euro all’anno: un aspetto da considerare, nonostante la detraibilità dell’IVA al 40% per le macchine aziendali a uso promiscuo (su quelle a utilizzo esclusivo per l’attività lavorativa, invece, la detraibilità dell’IVA sui costi è del 100%).
Regolamento di utilizzo dell’auto aziendale
È bene stabilire un regolamento di utilizzo dell’auto aziendale, al momento della concessione del mezzo al dipendente, soprattutto se è previsto anche l’uso personale.
Ecco alcune regole di base in merito all’utilizzo della macchina aziendale da parte del lavoratore:
- rispetto del Codice della strada;
- divieto di far guidare il veicolo a terzi;
- obbligo di dare comunicazione tempestiva in merito a eventuali guasti, incidenti o furti;
- divieto di mettersi alla guida in stato di alterazione per alcolici o droghe;
- divieto di utilizzare l’auto per finalità diverse rispetto a quelle stabilite al momento della concessione del mezzo.
Tale regolamento di utilizzo per il dipendente, nell’uso dell’auto aziendale, andrà redatto tenendo conto anche della copertura assicurativa prevista per i veicoli concessi. Ad esempio, per guasti o danni derivanti da colpa del lavoratore, nel documento di policy andrà stabilito chi (e in quale misura) dovrà farsene carico.
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