Energia dal legno e silvicoltura: come funziona?

L’energia derivante dal legno è una delle fonti rinnovabili più antiche e vitali, sfruttata fin dall’antichità. Questa risorsa, proveniente da biomasse vegetali come alberi e ramaglie, gioca un ruolo di rilievo nella sostenibilità ambientale e nell’efficienza energetica. 

In Italia e all’estero il legno sta silenziosamente acquisendo una crescente importanza per una transizione verso un futuro ecologicamente sostenibile e con minori emissioni di gas serra.

Essendo una fonte rinnovabile, il legno si considera neutro in termini di CO2; le emissioni generate dalla sua combustione sono bilanciate dall’assorbimento di CO2 durante la crescita dell’albero. 

La filiera energetica del legno, che comprende prodotti come pellet e cippato, trova impiego soprattutto nel riscaldamento domestico e, in parte, nella generazione di energia elettrica.

Enti come l’Associazione Italiana di Energie Agroforestali (AIEL) svolgono un ruolo essenziale nel promuovere e normare il settore, garantendo una gestione forestale sostenibile e un uso energetico del legno efficiente ed ecocompatibile. In questo articolo approfondiremo il processo di trasformazione del legno in energia, l’importanza della silvicoltura e le sfide e le opportunità del settore.

Da albero a energia: il processo di conversione

Taglio e raccolta del legno

Il processo di conversione del legno in energia inizia con il taglio e la raccolta del legno. Una corretta gestione di questa fase è fondamentale per garantire la sostenibilità e l’efficienza dell’intero ciclo.

Il taglio degli alberi è generalmente eseguito durante le fasi di luna nuova o calante, quando gli alberi sono in un periodo di riposo vegetativo, noto come ‘inverno degli alberi’, il che aiuta a migliorare la qualità della legna da ardere. Gli strumenti e le tecniche utilizzate per il taglio variano a seconda delle esigenze specifiche.

Macchinari specializzati, come motoseghe e troncatrici, sono impiegati per abbattere gli alberi e tagliare i tronchi in porzioni più gestibili. La potatura e il taglio degli alberi devono essere eseguiti con cura per evitare danni ai boschi e mantenere la salute delle foreste.

Dopo il taglio, la legna viene raccolta e trasportata ai siti di lavorazione. Questa fase richiede attenzione per evitare danni ai tronchi e ai rami, che potrebbero influire sulla qualità finale del prodotto.

Trasformazione in biomassa

Una volta raccolta, la legna viene trasformata in biomassa utilizzabile per la produzione di energia.

I tronchi e i rami vengono tagliati in pezzi più piccoli, facilitando il loro stoccaggio e trasporto. Successivamente, la legna può essere trasformata in pellet o cippato, che sono formati di biomassa più densi e facilmente utilizzabili negli impianti di riscaldamento e produzione di energia.

La produzione di pellet e cippato richiede macchinari specifici che riducono la legna in particelle uniformi, aumentando così la sua efficienza energetica. Questi prodotti sono una scelta popolare per riscaldare casa senza l’utilizzo di gas ma anche per le industrie che cercano di ridurre le loro emissioni di gas serra.

L’energia dal legno è considerata sostenibile perché le emissioni generate dalla combustione sono compensate dalla quantità di anidride carbonica assorbita dagli alberi durante la loro crescita.

Produzione di energia

La biomassa trasformata viene poi utilizzata per produrre energia attraverso la combustione. Gli impianti di riscaldamento a biomassa bruciano pellet o cippato per generare calore, che può essere utilizzato per riscaldare edifici o produrre acqua calda.

Inoltre, la combustione della biomassa può essere utilizzata per generare energia elettrica in centrali termoelettriche. 

La produzione di energia dal legno è un processo relativamente efficiente, con rendimenti che possono variare a seconda della tecnologia e della qualità della biomassa utilizzata. L’energia prodotta è considerata rinnovabile e sostenibile, poiché le emissioni di CO2 generate dalla combustione sono compensate dalla quantità di CO2 assorbita dagli alberi durante la loro crescita.

Il ruolo della silvicoltura nella produzione sostenibile di energia dal legno

La silvicoltura consente di attuare una gestione forestale sostenibile, per questo il ruolo nella produzione di energia dal legno risulta fondamentale. 

I Piani di Gestione Forestale Sostenibile assicurano una costante disponibilità di legno, contribuendo al contempo alla salute complessiva dell’ecosistema e alla biodiversità. Le pratiche includono la potatura selettiva, la selezione degli alberi da abbattere e il ripristino di aree degradate, riducendo così il rischio di incendi incontrollati e mantenendo un’alta qualità e quantità di legno disponibile per la produzione di energia.

Inoltre, la silvicoltura contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2: gli alberi assorbono CO2 dall’atmosfera durante la loro crescita, compensando le emissioni generate dalla combustione del legno. 

Questo processo di assorbimento del carbonio rende la produzione di energia dal legno un pilastro importante nella strategia di decarbonizzazione e nella lotta contro il cambiamento climatico, offrendo una fonte di energia rinnovabile e neutrale in termini di carbonio.

Regolamentazioni e certificazioni

L’industria dell’energia dal legno deve naturalmente conformarsi a regolamentazioni e certificazioni stringenti per garantire la sostenibilità e la tracciabilità delle biomasse prodotte. 

Normative come il regolamento UE sulla deforestazione (EUDR) e certificazioni come quella FSC (Forest Stewardship Council) sono essenziali per assicurare che il legno utilizzato provenga da fonti responsabili, contribuendo a prevenire la deforestazione e il degrado ambientale.

Innovazioni tecnologiche

La ricerca e lo sviluppo di tecnologie più efficienti e pulite per la trasformazione del legno in energia sono fondamentali per migliorare la sostenibilità e la competitività del settore. 

L’uso di biogas, la produzione di pellet e cippato tramite tecnologie avanzate, e lo sviluppo di biocombustibili avanzati, sono esempi di come le innovazioni possono contribuire a un approvvigionamento energetico più flessibile e sostenibile.

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