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Quote fisse energia elettrica: cosa sono e quanto incidono sulla bolletta

Quando parliamo di utenze domestiche, uno degli argomenti che emerge spesso riguarda le quote fisse dell’energia elettrica. Puoi evitarle per alleggerire la bolletta della luce? Come dice il nome stesso, essendo quote “fisse”, purtroppo non è possibile eliminarle, poiché sono tariffe imposte e necessarie a garantire il servizio.

Dunque, nessun fornitore luce può intervenire in alcun modo su oneri di sistema, imposte, spese di trasporto, ecc. Se ti dicono il contrario, non fidarti. Certo, esistono modalità ed espedienti efficaci per ridurre i costi in bolletta, ma richiedono consapevolezza. Solo quando sai con precisione quali sono le tue reali necessità di consumo, allora puoi scegliere l’offerta più conveniente per te.

Analizziamo quali sono le quote fisse nella bolletta della luce, per capire a cosa si riferiscono e quanto impattano sulla spesa complessiva. Lo facciamo insieme per orientaci verso un consumo energetico più sostenibile e ridurre gli sprechi.

Cosa sono le quote fisse dell’energia elettrica e cosa comprendono

La bolletta della luce è composta da più voci e si distinguono in quote variabili e quote fisse. Le prime sono strettamente collegate a quanto consumi, le altre sono costi invariabili che troverai sempre. Ad esempio, se dovessi stare fuori casa per diverse settimane, troveresti comunque la quota fissa energia elettrica in bolletta, anche con un consumo pari a zero.

Questo accade perché i fornitori di energia, come qualsiasi altro fornitore di servizi, hanno dei costi fissi assoggettati alle disposizioni dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambienti.

Nonostante gli sforzi per rendere la bolletta sempre più “trasparente”, e facile da interpretare, risulta ancora difficile accettare la presenza di alcune voci al suo interno. È normale, poiché rappresentano costi che non sempre sono correlati ai tuoi consumi. Ecco perché è importante conoscere le quote fisse energia e capire dove è realmente importante concentrare l’attenzione quando ti appresti a confrontare le diverse offerte.

1) Spesa per la materia energia

La spesa per la materia energia comprende gli importi riferiti alle attività svolte dal fornitore per acquistare e rivendere l’energia elettrica al cliente finale. È composta da una “quota fissa”, indipendente dai consumi, e da una “quota componente energia” che è invece variabile e suddivisa in scaglioni di consumo.

Le componenti comprese nella spesa per la materia energia sono:

  • costo di acquisto dell’energia elettrica (PE) – aggiornato ogni tre mesi dall’Autorità;
  • spesa per il servizio di dispacciamento (PD) – relativa alla gestione del flusso di corrente elettrica in rete;
  • componente di perequazione relativa al costo di acquisto dell’energia elettrica (PPE) – quota che copre la differenza tra il costo effettivo di energia e dispacciamento, rispetto a quanto pagato dai clienti;
  • prezzo di commercializzazione e vendita (PCV) – sono i costi per la gestione commerciale sostenuti dal tuo fornitore;
  • componente di perequazione del prezzo di commercializzazione (DispBT) – quota che copre la differenza tra gli importi di commercializzazione versati e i costi di gestione.

2) Spesa per oneri di sistema

La spesa per gli oneri di sistema ha una componente variabile legata al consumo e una componente fissa decisa dall’Autorità. In particolare, è strutturata in 3 quote:

  • energia (euro/kWh);
  • potenza (euro/kW/anno);
  • fissa (euro/anno).

Vengono riviste ogni 3 mesi circa e comprendono la copertura dei costi relativi ad attività connesse al sistema elettrico. Essendo appunto gestiti dall’Autorità, gli oneri di sistema sono uguali per tutti i fornitori di energia elettrica, indipendentemente dal mercato in cui operano.

3) Spesa per il trasporto e la gestione del contatore

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore comprende tutti i costi che affronta il fornitore al fine di garantire l’energia elettrica al consumatore. Anche in questo caso, la voce è composta da 3 quote:

  • fissa (euro/anno);
  • potenza (euro/kW/anno);
  • energia (euro/kWh).

La quota fissa è uguale per tutti. La quota potenza, come dice il nome stesso, è legata alla potenza del contatore e si paga anche in assenza di consumo. Come puoi immaginare, un contatore con un voltaggio maggiore, porterà a una cifra più elevata.

4) Accise e IVA

L’ultima voce, ma non meno impattante sulla tua bolletta, comprende le imposte di consumo (accisa) e l’IVA. L’accisa viene calcolata sulla base dell’energia consumata. L’IVA, invece, sull’importo complessivo del costo in bolletta. Al momento, quella per le utenze domestiche è pari al 10%.

Quota variabile energia elettrica, cosa riguarda?

Le quote variabili dell’energia elettrica sono costi e servizi di vendita relativi all’operatore. Ovvero, tutto ciò che riguarda la gestione per l’acquisto e vendita di energia elettrica ai clienti da parte dei fornitori:

  • quota energia, ovvero la produzione di elettricità;
  • prezzo di dispacciamento (PD), copre il costo del servizio che mantiene l’equilibrio tra energia elettrica immessa nelle reti elettriche e l’energia prelevata dai clienti.

In pratica, rappresentano le uniche quote su cui i fornitori possono competere e applicare sconti o promozioni.

Quote fisse energia elettrica: quanto incidono sulle bollette

Le quote fisse, come oneri di sistema, spese di trasporto e accise non possono essere in alcun modo variate dal fornitore e incidono fino al 60% dell’importo totale della tua bolletta. Ecco perché diventa fondamentale saper scegliere il miglior contratto luce sul mercato libero, affinché ti sia possibile ridurre i costi legati al restante 40%.

Attraverso offerte ad hoc e tecnologie più sostenibili, puoi ridurre consumi e costi. Se a questo aggiungi comportamenti più consapevoli e attenti a ridurre gli sprechi potrai diminuire anche le spese variabili e abbassare le tue bollette.

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Quote fisse energia elettrica: cosa sono?

Non lasciare che le quote fisse dell’energia elettrica facciano lievitare la tua bolletta luce

Le quote fisse dell’energia elettrica sono e resteranno in bolletta a prescindere dal fornitore che sceglierai. L’unico modo per spendere meno è ridurre le spese variabili. Ovvero, scegliere un’offerta luce più adatta alle tue abitudini di consumo, implementare tecnologie più sostenibili e orientate all’efficienza energetica, oltre ad acquisire buone abitudini per limitare gli sprechi.

Districarti però tra i diversi piani proposti e avere la certezza di fare la scelta giusta, non è mai facile e risulta frustrante. Spesso non cambi fornitore perché temi di finire per pagare di più, oppure di non poter usufruire di un servizio clienti reattivo e affidabile. È normale, succede a molti di noi. Ma, in questo modo, rischi anche di perderti delle occasioni vantaggiose.

Sinergy Luce e Gas è con te in questo viaggio. Desideriamo restare al tuo fianco per consigliarti e trovare insieme la soluzione su misura delle tue aspettative. Contattaci senza impegno e richiedi tutte le informazioni di cui hai bisogno. Il tuo servizio clienti è già qui che ti aspetta: siamo pronti ad aiutarti a trovare la migliore offerta luce per le tue esigenze di consumo.

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