Mondo impresa
Nuova Sabatini 2019: come funziona e chi può richiederla
La Nuova Sabatini 2019 è una misura finanziaria introdotta dal decreto Crescita. Lo scopo è quello di facilitare l’accesso al credito delle PMI che intendono investire nell’acquisto di beni strumentali.
Le agevolazioni, volute dal MISE, offrono un contributo a copertura degli interessi finanziari sugli investimenti, per accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
Dopotutto, sono proprio le micro, piccole e medie imprese (PMI), che operano sul territorio nazionale, a trainare lo sviluppo dell’economia italiana. Dunque, la Nuova Sabatini rappresenta un’opportunità importante, per il futuro delle imprese, ma a chi è rivolta? E come funziona? Ecco tutti i dettagli.
Nuova Sabatini 2019: come funziona e novità
L’introduzione della Nuova Sabatini, in vigore dal 1° maggio 2019, porta 2 principali novità: l’aumento dell’importo massimo concedibile e un nuovo modulo per inoltrare la domanda.
Infatti, l’articolo 20 del D.L. 30 aprile 2019, n.34 (decreto Crescita) ha portato da 2 a 4 milioni di euro l’importo dei finanziamenti concessi alle singole imprese. Inoltre, le domande presentate a partire dal 27 maggio 2019 dovranno essere inoltrate con un nuovo modulo, disponibile sul sito del MISE alla sezione: Beni Strumentali – Nuova Sabatini – Presentazione Domande.
Grazie alle agevolazioni della Nuova Sabatini, le PMI possono ricevere dei finanziamenti a tasso agevolato, per acquistare beni strumentali come:
- macchinari;
- attrezzature;
- impianti;
- beni strumentali ad uso produttivo;
- hardware, software e tecnologie digitali.
Sono escluse le spese che riguardano l’acquisto di immobili e terreni.
Chi può richiederla
I beneficiari della Nuova Sabatini 2019 sono le PMI di tutti i settori produttivi, compresi agricoltura e pesca. Sono, invece, escluse:
- attività finanziarie e assicurative;
- attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni, rispetto ai prodotti di importazione.
Quindi, possono richiedere le agevolazioni previste dalla Nuova Sabatini le imprese che:
- hanno sede operativa in Italia;
- sono regolarmente iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- godono pienamente dei propri diritti;
- non risultano imprese in difficoltà;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto, e poi dovuto rimborsare, aiuti ottenuti illegalmente, o incompatibili alla Commissione Europea.
Quali agevolazioni comprende
La Nuova Sabatini 2019 facilita le aziende, perché consente di coprire l’investimento in beni strumentali con un finanziamento bancario, o leasing, che deve:
- avere una durata massima di 5 anni;
- rientrare in importo fra 20 mila e 4 milioni di euro;
- avere una copertura fino all’80% dell’ammontare dell’importo, garantita dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”;
- rispettare le caratteristiche richieste per gli investimenti ritenuti ammissibili.
Il contributo del MISE è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati. In via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, i tassi d’interesse annuo sono:
- 2,75% per gli investimenti ordinari
- 3,575% per gli investimenti tecnologici – industria 4.0 (tecnologie digitali, sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, ecc.).
Ora, vediamo come funziona il procedimento di richiesta del finanziamento, secondo le direttive del MISE.
Come richiedere la Nuova Sabatini 2019
Il procedimento di richiesta, per il finanziamento, è molto semplice e snello. Dopotutto, l’obiettivo è quello di incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale.
Dunque, per richiedere le agevolazioni previste dalla Nuova Sabatini 2019, l’impresa deve scaricare e compilare il modulo apposito dal sito del MISE. L’iter, descritto dal Ministero dello Sviluppo Economico, prevede 7 fasi da seguire con scrupolo:
- la PMI invia all’intermediario finanziario, insieme alla richiesta di finanziamento, anche la domanda di accesso al contributo ministeriale, tramite PEC. Naturalmente, dimostrando di possederne i requisiti e per gli investimenti previsioni dalla legge;
- l’intermediario finanziario verifica la regolarità, la completezza della documentazione e i requisiti di natura soggettiva relativi all’impresa. Poi, trasmette al Ministero la richiesta di prenotazione delle risorse per il contributo;
- l’intermediario finanziario ha facoltà di concedere il finanziamento alla PMI, dopo aver ricevuto conferma da parte del MISE. Se le risorse erariali da destinare al contributo richiesto sono disponibili, si può procedere;
- il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo, con tutte le indicazioni previste, e lo trasmette all’impresa beneficiaria e al relativo intermediario finanziario;
- l’intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con la PMI e a erogare il finanziamento;
- la PMI compila in formato digitale, esclusivamente attraverso l’accesso alla piattaforma dedicata, la dichiarazione che attesta la conclusione delle attività e l’avvenuto pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento. Quindi, richiede l’erogazione della prima quota di contributo al Ministero, allegando la documentazione necessaria;
- la PMI trasmette al Ministero le richieste delle successive quote di contributo, in formato digitale ed esclusivamente attraverso l’accesso alla piattaforma, allegando l’ulteriore documentazione richiesta.
Un iter semplice e lineare, che può aiutare tutte le PMI italiane e trovare le risorse necessarie, per investire in nuove tecnologie.
Nuova Sabatini 2019 decreto Crescita: opportunità per le PMI
L’innovazione richiede investimenti e la Nuova Sabatini permette alle imprese di migliorare le proprie strategie di business, l’operatività e la produttività: vantaggi competitivi che non possono essere trascurati.
Tuttavia, esistono molti modi per implementare soluzioni che facciano risparmiare risorse preziose da reinvestire. Tra queste, non dimenticare che le nuove tecnologie richiedono investimenti energetici che possono trasformarsi in ostacoli per la tua attività.
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