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Imposte sul gas: cosa sono e quanto incidono sulla bolletta

Cosa si nasconde dietro quella serie di voci e diciture che compongono la tua bolletta del gas? Quanto incidono le imposte sul gas nel bilancio familiare? Sono queste le domande che ti lasciano sempre quel senso di impotenza e che ti fanno guardare le bollette con sospetto.

Come per altre fonti energetiche, anche la vendita del gas è soggetta a tassazione. Le imposte impattano sull’importo complessivo dei consumi reali di gas metano e rendono difficile valutare eventuali offerte che possano aiutarti a risparmiare.

In questo articolo potrai comprendere, una volta per tutte, quali sono le diverse tipologie di imposte sul gas e quanto pesano sul tuo portafoglio.

Cosa sono le imposte sul gas

Lo facciamo tutti. Appena arriva la bolletta, la apriamo, leggiamo qualcosa di vagamente incomprensibile, finché l’occhio cade sull’importo da pagare. Provvediamo e la archiviamo.

È una situazione comune a molte persone. Spesso le bollette sembrano scritte in un linguaggio tutto loro, indecifrabile. Dunque, ora cerchiamo di comprenderlo meglio, per recuperare le informazioni utili e fare un calcolo del consumo gas che sia realistico. Solo così puoi fare scelte ponderate e risparmiare.

Il gas è oggetto di un’articolata tassazione. Devi sapere che l’importo in bolletta comprende una parte consistente di tasse, suddivise in 3 tipologie:

  • accisa;
  • addizionale regionale;
  • IVA.

Vediamole nel dettaglio, per capire come e quanto incidono sulla bolletta del gas.

Accisa sul gas

L’accisa è l’imposta indiretta sul consumo. Viene applicata in base alle modalità di utilizzo del gas, civile o industriale, e dalla quantità di gas che consumi, a prescindere dal tuo fornitore.

L’accisa pagata in bolletta è un’imposta sul gas, che viene calcolata considerando diversi fattori:

  • scopo per cui il gas viene usato;
  • scaglione di consumo;
  • zona geografica.

Se consideriamo l’uso industriale di gas, l’accisa ha una sola aliquota fino a consumi che non superano 1.200.000 Smc/anno (Standard metro cubo). È prevista una riduzione solo per le industrie energivore, che consumano di più, indipendentemente dal settore in cui operano.

Invece, l’accisa sul gas per gli usi civili è strutturata in 4 scaglioni di consumo e l’aliquota cambia in base a 2 macro-aree: centro-nord e centro-sud.

Questa distinzione è stata concepita ancora 40 anni fa, con l’obiettivo di favorire la diffusione del gas metano nei territori “ex Cassa del Mezzogiorno” secondo il D.P.R. 218 del 1978.

I 4 scaglioni di consumo del gas per usi civili sono:

  • 0 – 120 Smc/anno;
  • 121 – 480 Smc/anno;
  • 481 – 1560 Smc/anno;
  • oltre 1560 Smc/anno.

Le aliquote delle accise, per fascia di consumo, sono soggette a variazioni. Quindi, per conoscerne il valore aggiornato, ti invitiamo a consultare il sito dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Addizionale Regionale sul gas metano

L’addizionale regionale è l’imposta applicata dalle regioni sul gas metano, nei limiti previsti dalla legge. Proprio come l’accisa nazionale, è calcolata sulla quantità di gas consumata annualmente in Smc, e basata sugli stessi scaglioni di consumo.

Dunque, l’aliquota dell’addizionale regionale varia da regione a regione. Per esempio, Abruzzo e Liguria fanno delle distinzioni, a seconda della zona climatica in cui si trova l’abitazione, mentre la Lombardia ha deciso di abolirla. Infine, le regioni a statuto speciale, come Sicilia, Sardegna, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta, sono esentate dall’addizionale regionale.

IVA bolletta gas

L’imposta sul valore aggiunto viene espressa in termini percentuali e calcolata sull’importo totale. Quindi, l’IVA viene applicata sul prezzo finale, comprensivo di accisa e addizionale regionale. L’unica differenza sta nel tipo di consumo che ne fai, se è per uso civile o industriale.

Se il consumo di gas domestico è inferiore a 480 metri cubi viene applicata un’aliquota del 10%. Si applica invece l’IVA del 22% se il gas consumato va oltre i 480 metri cubi. Per i detentori di partita IVA, l’aliquota è fissata sempre, e in ogni caso, al 22%.

In conclusione, l’accisa sul gas, l’addizionale regionale e l’IVA sono le 3 tipologie di imposte sul gas che trovi nella tua bolletta. Ora, la domanda è: quanto incidono sull’importo che devi pagare?

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Imposte sul gas: cosa sono

Quanto incidono le imposte sul gas nell’economia familiare

Come avrai capito, il prezzo della bolletta è diverso per ognuno di noi. Varia a seconda del consumo di gas, dell’uso che ne fai e dell’area geografica in cui vivi.

Però, se analizzi attentamente i dati in bolletta, potrai scoprire che solo il 35% circa dell’importo totale corrisponde al consumo effettivo di gas. Infatti, l’ARERA ha calcolato che mediamente, la composizione percentuale del prezzo del gas naturale, per un consumatore domestico, prevede l’incidenza di:

  • imposte, comprese le imposte di consumo, addizionale regionale e imposta sul valore aggiunto, per un 39% circa;
  • spese per il trasporto e uso del contatore, per un 20% circa;
  • spesa per oneri di sistema, per un altro 4% circa.

Conoscendo ciò che sta dietro all’importo che devi corrispondere per il consumo di gas, puoi facilmente intuire che la maggior parte dei costi è dovuta alle imposte. Ora, non puoi certo spostare la tua casa in una regione che applica un’addizionale regionale sul gas metano più bassa. Tuttavia, puoi verificare se hai diritto al Bonus gas naturale.

Agevolazioni per le imposte sul gas

Esistono agevolazioni che possono contribuire a rendere più leggere le tue bollette luce e gas. Dunque, come per il Bonus Energia, hai la possibilità di richiedere il Bonus Gas, che può farti risparmiare fino al 15% sulla spesa media annua.

Il bonus gas è riconosciuto solo per utenze fornite con gas metano naturale gestito da un distributore di rete. L’ammontare dell’importo è soggetto a soglie ISEE specifiche:

  • non superiore a 8.107,50 euro, per nucleo familiare con meno di 3 figli.
  • inferiore a 20.000,00 euro, per nucleo familiare con più di 3 figli.

Inoltre, dipende anche da:

  • tipologia di utilizzo del gas;
  • tipo di contatore (non superiore a G6);
  • numero di componenti del nucleo familiare;
  • zona climatica di residenza.

Oltre alle agevolazioni, in ogni caso, anche alimentare buone abitudini può aiutarti a contenere le spese e risparmiare sulla bolletta del gas. In questo articolo trovi utili suggerimenti: Come risparmiare su luce e gas in inverno.

Imposte sul gas: scegli l’offerta migliore per risparmiare

Le imposte sul gas hanno un grosso peso sulla spesa complessiva che devi sostenere. Le buone abitudini aiutano e, in alcuni casi, puoi usufruire di agevolazioni importanti.

Tuttavia, l’azione più efficace per risparmiare rimane la scelta di un fornitore luce e gas capace di proporti l’offerta adatta ai tuoi consumi.

Sappiamo che hai bisogno di un servizio efficiente e di un partner che ti supporti per agevolare la gestione delle bollette: guarda le offerte luce e gas che abbiamo pensato per te, oppure contattaci per una consulenza.

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