Tecnologia
Google Fuchsia: il sistema operativo che potrebbe sostituire Android
Google Fuchsia è un nuovo sistema operativo open source su cui sta lavorando dal 2016 un gruppo di ingegneri della società californiana.
Lo scopo del progetto “Fuchsia” è riuscire a sostituire Android, il sistema operativo mobile che domina il mondo. Dunque, Google fa sul serio e punta a un OS unico e funzionante sia sui dispositivi mobili che sui computer.
Siamo ancora lontani da un possibile rilascio globale, poiché il progetto è intrigante e ambizioso, ma deve affrontare degli ostacoli piuttosto rilevanti. Tuttavia, gli ingegneri di Google continuano a lavorarci e l’azienda sta moltiplicando gli sforzi.
Qualcosa è già trapelato, e una prima versione funzionante è stata rilasciata per Google Pixel 3 XL, lo smartphone di punta della compagnia. Vediamo quali sono le informazioni che ruotano attorno al progetto “Fuchsia” e quali difficoltà stanno emergendo.
Google Fuchsia: perché un nuovo sistema operativo?
Android è il sistema operativo più utilizzato e popolare tra gli appassionati di smartphone. Ma, nonostante la sua notorietà, sembra essere arrivato il momento di passare il testimone a una tecnologia più performante, per soddisfare le evoluzioni tecnologiche degli ultimi anni.
Google LLC ne sta sviluppando uno nuovo, in grado di gestire tutti i prodotti rilasciati dall’azienda, nonché i dispositivi di terze parti: dagli smartphone ai laptop. Lo scopo è sostituire Android per rimediare alle carenze che il sistema operativo inizia a mostrare rispetto alle funzionalità presenti nei nuovi dispositivi: una su tutte, la ricerca vocale.
Per farti un’idea dell’impatto che un cambiamento di questo tipo potrebbe avere, pensa che più di tre quarti degli smartphone del mondo sono alimentati da Android. Nomi importanti del settore e persone che hanno già sviluppato progetti pionieristici stanno contribuendo a Google Fuchsia, ma non sarà un passaggio facile e neppure indolore.
Un sistema operativo unico per tutti i dispositivi significa che non solo Android verrebbe inglobato, ma anche Chrome OS. Molti produttori e sviluppatori (come Samsung, per citarne uno) si affidano proprio ai sistemi operativi di Google LLC, che non può certo pensare di smettere di supportarli.
Un altro problema non trascurabile risiede proprio nelle fondamenta del nuovo sistema operativo. Android e Chrome OS sono basati sul kernel Linux, mentre Google Fuchsia usa un kernel proprietario innovativo: Zircon.
Il passaggio a Zircon può generare molti problemi di incompatibilità con i dispositivi esistenti. Per questo Fuchsia sarà introdotto in una versione progettata per eseguire applicazioni Android Runtime e agevolare la transizione.
Stiamo “ballando” su informazioni in continua evoluzione, ma vista la velocità con la quale arrivano gli aggiornamenti su Google Fuchsia, il nuovo OS non si farà attendere molto.
Google Fuchsia, per competere con Apple
Il principale competitor di Google LLC sugli smartphone è il produttore di iPhone, ovvero Apple Inc. Se analizziamo i dati di mercato, parlare di “rivale” sembra anacronistico, considerato che Google ne detiene circa l’85%. Tuttavia, Apple offre prestazioni, privacy, sicurezza e un’integrazione tra i suoi dispositivi che oggi Google può solo sognare.
Inoltre, gli utenti Apple possono aggiornare rapidamente il loro OS, mentre Google è legata a partnership con altre aziende. Questo rende macchinoso raggiungere i propri utenti con aggiornamenti regolari: Fuchsia permetterebbe di rendere più fluida anche questa carenza.
Focus sulla sicurezza
Se consideriamo che Android è spesso criticata per lo scarso grado di sicurezza con cui Google ha utilizzato i suoi software per distribuire servizi, il dubbio sorge: Fuchsia sarà sviluppato con un occhio di riguardo alla privacy?
È lecito pensare di sì. Ma come si accorderanno con i partner di hardware e gli sviluppatori? Come recepiranno eventuali restrizioni di sicurezza le migliaia di inserzionisti, che alimentano un giro di miliardi di dollari in annunci per dispositivi mobile? Questa è senza dubbio una carta che Google dovrà giocare con molta delicatezza.
Google Fuchsia: semplicità e ricerca vocale sono il futuro
Lo smartphone Pixel 3 XL monta già una versione “indipendente” di Google Fuchsia. Una demo è raggiungibile a questo link, anche se si tratta di una interfaccia grafica molto basilare: la schermata che ti accoglie è semplice, quasi spoglia, e le poche icone appaiono nella parte inferiore dello schermo.
La direzione sembra chiara: minimalismo, facilità di utilizzo e interfaccia pronta a recepire i comandi vocali.
Le informazioni su Google Fuchsia sono, comunque, molto scarne: non a caso, la demo di questa interfaccia grafica (denominata “Armadillo”) è già stata abbandonata, e Google sta attualmente lavorando ad altre versioni diverse. Un segnale chiaro che, mentre stai leggendo, Fuchsia si evolve e si avvicina sempre di più al suo debutto.
Il mistero avvolge il futuro del nuovo sistema operativo. Le informazioni che trapelano in rete di mescolano alle supposizioni e alimentano la curiosità. Fuchsia potrebbe essere una vera svolta nella gestione dei dispositivi mobile, computer e laptop.
Quando è previsto il debutto di Google Fuchsia?
Manca una data, un punto certo in cui dare il via al futuro di questo OS ibrido, che promette di sconvolgere il mercato. Tutto è rigorosamente top secret.
L’ipotesi più attendibile presume il lancio entro i prossimi 3 anni, ma prima che Google Fuchsia sia pronto per raccogliere il testimone di Android potrebbe comunque servire più tempo: non ci resta che continuare a carpire ogni minimo segnale, per scoprire cosa ci riserva il futuro.
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